Cura della Parodontite o Piorrea con protocollo "denti sicuri"
Dai dati statistici emerge che quasii 1 italiano su 2, al di sopra dei 40 anni, soffre di Parodontite e rischia la perdita dei denti se non la cura in tempo. All’avanzare dell’età avanza anche la probabilità di contrarla. È una malattia subdola che affligge milioni di persone. Asintomatica e silenziosa, agisce inosservata fino a quando è troppo tardi per la salute della tua bocca.
Nel nostro Paese, si stima che quasi 20 milioni di italiani soffrano di una forma più o meno grave di Parodontite, e purtroppo solo una piccola parte ne è consapevole.
Questo dipende da due motivi principali:
- La parodontite non dà sintomi se non quando è già in uno stadio avanzato
- In molti casi passa inosservata anche all'osservazione clinica di un dentista che non abbia una formazione specifica.
Mi capita spesso, infatti, durante la visita di un paziente che vedo per la prima volta, di sentirmi rispondere quando comunico di aver riscontrato una forma di parodontite: "Ma il mio precedente dentista non mi aveva mai detto niente!"
Ai pazienti che mi hanno riportate questa frase ho semplicemente chiesto se il loro dentista gli ha testato le gengive attraverso una piccola sonda. Chiunque sia stato visitato da me sa che nel kit che utilizzo nel primo incontro è presente uno strumento chiamato “sonda parodontale”.
E’ fondamentale che la sonda venga utilizzata per verificare la presenza di “tasche” e il loro sanguinamento dopo il sondaggio. Purtroppo, spesso, durante le visite di controllo, molti dentisti non hanno l’abitudine di “sondare” le gengive e questo è il motivo per cui non si accorgono della malattia.
Se non hai mai notato che il tuo dentista ha usato questo strumento allora potresti avere la parodontite pur avendo fatto regolari visite di controllo. Ma per fortuna c’è una soluzione.
Nel nostro Studio, forti di 20 anni di esperienza nella battaglia contro la Parodontite per proteggere la bocca dei nostri pazienti, abbiamo consolidato il Protocollo Denti Sicuri che permette la salvaguardia dei propri Denti Naturali evitando inutili disagi, spese e sofferenze.
Da 20 anni, nella nostra struttura di Roma, siamo impegnati in un’estenuante battaglia contro la Parodontite, perché vogliamo dare alle persone malate l’opportunità di ritrovare la propria salute liberandosi dalla malattia e permettendo loro di conservare a lungo i propri denti e il proprio benessere.
La Parodontite è una delle malattie più spiacevoli che può attaccare la tua bocca, il tuo sorriso e i tuoi denti, proprio per le gravi conseguenze che comporta.
Che cosa è la Parodontite?
È una malattia infiammatoria cronica indotta da molteplici batteri che attaccano l’osso di supporto dei denti fino ad arrivare a distruggerlo causando la perdita dei denti.
Le più recenti classificazioni la descrivono come malattia multifattoriale alla quale concorrono i seguenti aspetti:
- Presenza costante di placca batterica e tartaro intorno ai denti (biofilm)
- Predisposizione genetica dell’ospite
- Stile di vita
- Condizioni sistemiche (altre malattie)
- Altri fattori.
Quali sono i principali sintomi?
In un primo momento, l’infiammazione interessa tipicamente le gengive (gengivite). Il sintomo più noto (e non sempre presente) è il sanguinamento di queste, che può essere stimolato anche da eventi di piccola entità come ad esempio la masticazione di cibi troppo duri o lo spazzolamento troppo energico.
Quando la gengiva si infiamma cambia di consistenza e colore lasciando spazio a rossori e gonfiori anomali.
Sintomi precoci:
- Arrossamento delle gengive
- Sanguinamento gengivale
- Alito cattivo
- Strano sapore in bocca
- Gonfiore delle gengive.
La malattia si sviluppa in modo tanto più grave quanto maggiore è il grado di predisposizione genetica. Il fattore genetico si può identificare attraverso un test di laboratorio, nella persona interessata oppure nei suoi familiari. Alcune malattie, come il diabete e le malattie del sistema immunitario, possono aggravare la predisposizione alla malattia.
Se la gengivite non viene curata in tempo l'infiammazione e i batteri possono penetrare nei tessuti più profondi e cominciare ad erodere l'osso che sostiene i denti.
A questo punto siamo già di fronte alla malattia conclamata e chi ne soffre può subire:
- Recessioni gengivali o formazione di sacche
- Sanguinamento severo
- Comparsa di spazi tra i denti
- Mobilità dentale
- Alitosi marcata
- Perdita di uno o più denti.
La caratteristica principale dello sviluppo della parodontite è la formazione di "tasche", cioè di spazi profondi tra dente e gengive, causate dalla retrazione dell'osso. Nelle tasche trovano rifugio sicuro molte specie di batteri aggressivi.
Le tasche si misurano con il sondaggio parodontale, cioè l'inserimento di una sonda millimetrata nello spazio del solco gengivale. Più la sonda scende, più la tasca è profonda e maggiore è il grado di gravità della malattia.
Come si cura?
Il primo passo consiste nel formulare una diagnosi corretta. La parodontite è classificata in vari Stadi e Gradi.
La stadiazione avviene attraverso una serie di esami:
- Una mappa dei sondaggi detta "cartella parodontale"
- Una serie di piccole radiografie endorali (status radiografico)
- Una sequenza di fotografie.
Subito dopo inizia il trattamento vero e proprio della malattia, che è rappresentato da due fasi:
Fase causale
Consiste nella rimozione del biofilm, placca batterica e tartaro, attraverso sedute di igiene professionale con l’igienista dentale.
Le manovre eseguite in questa fase vengono spesso indicate con il termine inglese si “scaling & root planing” o con quello improprio di “curettage”
Fase correttiva
Consiste nella correzione chirurgica dei difetti che la piorrea ha provocato. Non sempre è indispensabile, la attuiamo nei casi in cui è indicata successivamente alla fase causale.
Nel nostro Studio la sequenza di sedute per la cura della parodontite è personalizzata per ogni paziente a seconda del livello di gravità della malattia.
Nella prima "fase causale", che ha come obiettivo principale la rimozione della cause della malattia, non essendo possibile rimuovere la predisposizione genetica, lavoriamo su tutti gli altri fattori, principalmente nel rimuovere la placca batterica e il tartaro presenti sia superficialmente che in profondità, cioè all'interno delle tasche.
Durante queste sedute usiamo strumenti e procedure all'avanguardia. Il primo è un protocollo detto G.B.T. (Guided Biofilm Therapy)
La “Guided Biofilm Therapy”, GBT, è un protocollo innovativo che utilizza tecnologie avanzate e che mette fine ai fastidi dei vecchi metodi tradizionali.
Il risultato è un miglioramento dei risultati, dovuti ad una efficacia maggiore nel rimuovere i residui cristallizzati sui denti e all'interno delle tasche, in assenza di sensazioni sgradevoli e sensibilità dei denti e delle gengive.
Un altro strumento di grande aiuto nella cura della parodontite che utilizziamo nei nostri protocolli è il Laser.
La tecnologia laser può migliorare in modo consistente il trattamento della parodontite.
La luce laser ci aiuta in due processi fondamentali durante il trattamento non chirurgico della piorrea:
- Abbatte la carica batterica decontaminando i tessuti.
- Stimola e accelera i processi di riparazione e guarigione.
All’interno delle tasche parodontali (intorno ai denti) o perimplantari (intorno agli impianti) inseriamo un colorante che impregna i tessuti infetti e infiammati. Successivamente esponiamo i tessuti così colorati alla luce del laser. I fasci di luce laser ad una certa lunghezza d’onda colpiscono il colorante e liberano energia che uccide i batteri presenti.
Inoltre agisce sui mitocondri delle cellule accelerando quindi il processo di guarigione. La luce del laser attiva le molecole colorate e trasferisce la loro energia all‘ossigeno presente a livello locale. Il processo produce ossigeno altamente aggressivo che distrugge una grande quantità dei batteri presenti nel biofilm.
La terapia laser permette di utilizzare tecniche mini invasive, indolori, senza effetti collaterali ed in tempi brevi. Utilizziamo la terapia laser sia durante le sedute di Scaling & root planing iniziale che come terapia di mantenimento.
Possiamo decidere di utilizzare il laser anche durante la chirurgia di correzione dei difetti che la parodontite o la perimplantite produce perchè sfruttiamo le sue proprietà di decontaminazione dei tessuti e delle superfici degli impianti.
Nel caso di lesioni intorno agli impianti il laser ci permette di agire con efficacia sui tessuti infiammati e infetti; soprattutto decontamina la superficie di metallo degli impianti senza modificarla o deteriorarla.
Studi clinici hanno dimostrato che l‘infiammazione viene bloccata, favorendo la guarigione e riducendo la profondità delle tasche.
Al termine della sequenza di sedute programmate avverrà una rivalutazione dei risultati ottenuti e l'eventualità di procedere con la fase correttiva, cioè la correzione attraverso dei piccoli interventi chirurgici dei difetti, sia a livello osseo che gengivale, che la malattia ha provocato.
Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico del Dr. Stefano Pietroniro.