Ortodonzia ATM
Alcuni disturbi in ambito odontoiatrico possono spesso rappresentare gravi disagi, oltre che dal punto di vista della funzionalità strutturale dei denti e del cavo orale in generale, anche da quello più strettamente estetico.
Di questi disturbi fanno certamente parte quelli che vanno a colpire l'ATM, ovvero l'articolazione temporo-mandibolare, poiché queste problematiche possono intaccare non solo l'articolazione in sé, ma anche strutture connesse ad essa, come tessuti, muscoli e altre articolazioni.
Essendo una serie di disturbi che, senza le dovute accortezze, tendono a peggiorare nel tempo, se pensi di avvertire i sintomi caratteristici di questa condizione patologica, ti suggeriamo di continuare a leggere questo articolo e, se al termine della lettura avrai consolidato i tuoi sospetti, ti consigliamo di contattarci per una diagnosi accurata.
Che cos'è l'ATM
L'ATM, come accennato in precedenza, è un'articolazione, più precisamente l'articolazione temporo-mandibolare, ovvero la giunzione che unisce l'osso temporale della parte superiore del cranio, con la mandibola, permettendo l'apertura e la chiusura della bocca, quindi la masticazione e la comunicazione verbale.
Quali sono le cause di questi disturbi
I disturbi che colpiscono l'articolazione temporo-mandibolare possono essere causati da diversi fattori:
- In primo luogo possono essere presenti fattori congeniti, che hanno impedito il corretto sviluppo di ossa, articolazioni o muscolatura adiacente
- Traumi a seguito di forti contusioni, in grado di causare infortuni o lussazioni (fuoriuscita del capo articolare della mandibola dalla fossa dell'osso temporale)
- Posizione anomala dei denti (malocclusioni)
- Presenza di condizioni patologiche, come infiammazioni causate da artrosi o artrite
- Condizioni di stress che possono portare a digrignare spesso i denti o a tenere contratti i muscoli del volto.
Come riconoscere i sintomi dei disturbi dell'ATM
Poiché questi disturbi possono coinvolgere un numero variabile di strutture connesse all'articolazione, esistono una serie di sintomi che affliggono chi ne è affetto, rendendo complicata una diagnosi rapida, senza l'utilizzo di attrezzature adeguate.
In linea di massima i sintomi cominciano a comparire tra i 20 e i 40 anni, sotto forma di dolori o fastidi nella zona dell'articolazione, e possono essere temporanei o cronici.
Possono verificarsi anche alcuni spasmi dei muscoli adiacente all'articolazione, che estendono i disagi a testa e collo. Molto diffusi sono anche i rumori e gli scricchiolii mandibolari. Entrando nello specifico, i sintomi possono variare a seconda della causa che ha scatenato questi disturbi.
Nel caso di alterazioni causate da infiammazioni derivanti da condizioni di artrosi o artrite i sintomi sono caratterizzati da un dolore intenso e duraturo nel tempo, acutizzato dal movimento della mandibola; per quanto riguarda l'artrosi in particolare, nei casi più gravi si può registrare una riduzione nella capacità di movimento, che può arrivare a richiedere un intervento chirurgico.
Se i disturbi sono causati, invece, da fattori congeniti, come eventuali incompatibilità strutturali tra le superfici dell'articolazione, i sintomi più evidenti consistono in un dolore molto intenso durante il movimento mandibolare.
Quando, invece, sono i muscoli ad essere particolarmente interessati, la sintomatologia riguarda maggiormente le zone del collo, delle spalle e della testa.
Com'è facile immaginare, la sintomatologia, soprattutto una così generica, non può rappresentare l'unica fonte di dati per una diagnosi attendibile, per questo si rendono necessari alcuni esami fisici, come risonanze magnetiche, tomografie o radiografie.
Trattamenti per i disturbi dell'ATM
Una volta diagnosticati con certezza i disturbi dell'ATM, è possibile procedere col trattamento più adeguato alla situazione. Esistono, infatti, diversi tipi di terapie conservative. Per situazioni meno gravi sarà sufficiente evitare cibi troppo duri e impegnarsi per eliminare la cattiva abitudine di stringere i denti per nervosismo o stress.
Per agire sulle sintomatologie che riguardano i dolori più intensi, possiamo prescrivere un trattamento farmacologico, volto anche al rilassamento muscolare.
Per situazioni più severe, è possibile intervenire tramite terapie laser (per ridurre l'infiammazione ed il dolore che ne deriva), oppure ricorrere a trattamenti odontoiatrici più specifici, come l'utilizzo di apparecchi o la sostituzione di denti che causano un disallineamento tra arcata superiore ed inferiore.
La chirurgia rappresenta, infine, la soluzione solo per le condizioni patologiche più gravi, ad esempio, come detto in precedenza, l'insorgenza di gravi difficoltà nel movimento mandibolare.
In conclusione, se sei affetto da uno dei suddetti sintomi e una delle condizioni sopraelencate rispecchia la tua situazione, non esitare nel contattarci, per ottenere una diagnosi accurata e per essere seguito dal nostro team di esperti nel trattamento più appropriato per il tuo disturbo.
Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico del Dr. Stefano Pietroniro.
